Handwriting and Calligraphy

Scrittura a mano e calligrafia

Sono di una generazione che ha imparato a scrivere esercitandosi riempiendo pagine di aste e i cerchietti. Ho combattuto con pennini che si impuntavano e macchie che schizzavano ovunque. Le dita sempre un po’ macchiate di inchiostro. Nella cartella sempre un foglio di carta assorbente dove mi divertivo a fare mecchie belle tonde consumando l’inchiostro inutilizzato dopo l’ultima parola. La scolorina (vietatissima ai minori!), i preziosissimi pennini campanile dorati. Ho visto l’introduzione dei calamai rovesciabili, indispensabili dopo l’introduzione dei banchi di scuola ribaltabili. Il bidello che passava, con il flacone grande di inchiostro, a riempirli. Poi, la prima stilografica Pelikan verde e nera e infine le Bic. Anche quelle macchiavano! L’amore per la scrittura non mi ha mai abbandonato e ho sperimentato tiralinee, rapidograph, e ogni cosa che nel tempo mi è passata per le mani. Però, il fascino che esercita l’inchiostro non si è mai spento. Al giorno d’oggi i vecchi strumenti di scrittura sono confinati al mondo dei collezionisti o degli artisti ma non escludo che anche i pennini  possano trovare una loro seconda giovinezza.

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